SMASCHERATO!
Definitivamente sbugiardato! Questa notizia dovrebbe far clamore e sollevare indignazione in tutta Europa, ma invece è passata come al solito in sordina. Sì perché il Governatore della BCE, il sempre osannato dai media e dalle banche (spesso proprietarie dei media, ndr), il Grande, il Super, anzi il SuperMario, come il famosissimo idraulico dei video games, il salvatore dell’Euro, dell’Eurozona ed addirittura dei Paesi membri, ha dovuto gettare la maschera! Le sue manovre eclatanti a favore delle imprese, le sue decisioni “non convenzionali”, i suoi “drastici interventi” a favore della ripresa e sconguiranti l’inflazione, altro non erano che balle. Autentiche balle raccontate al popolino attraverso i megafoni dell’informazione nazionale di tutti i Paesi dell’Unione, dei giornali finanziari, delle dichiarazioni di economisti allineati, dei commenti ufficiali di “istituzioni” amiche.
Era tutto falso! Mario Draghi non ha mai erogato o stampato denaro per finanziare le imprese. Mai.
Per vincere l’inverosimile reticenza del Governatore della BCE, non sono bastate ben due audizioni della Commissione Finanze del Parlamento Europeo, continuava a negare ed ad eludere, il SuperMario. Fino a quando i parlamentari europei del Movimento 5 Stelle (ecco a cosa serve l’opposizione in una democrazia! ndr), esasperati, non hanno preso carta e penna ed inoltrato una richiesta ufficiale alla sede della BCE. A quel punto, suo evidente malgrado, la Banca ha dovuto trasmettere un documento ufficiale.
Il documento altro non è che il contratto con il quale vengono erogati i fondi di Francoforte -i nostri soldi sia chiaro- alle banche che ne fanno richiesta. Bene, il documento non contiene nessun vincolo, ripeto nessun vincolo per le banche sull’impiego di questi fondi. Non c’è scritto da nessuna parte, insomma, che questi soldi, neanche l’ultima recente “sfornata”, debbano essere destinati al credito d’impresa! Morale: le banche prendono i soldi quasi gratis dalla BCE e li usano per qualsiasi speculazione finanziaria, dai titoli di Stato alle borse, che infatti volano, guardacaso. Non sono tenute in alcun modo ad impiegarli in attività produttive né tantomeno ad erogare prestiti alle famiglie.