Fai il caffè, Jyrki, che è meglio!
Un giovane di 43 anni che ha governato un paesino di 5 milioni di abitanti (il 28% in meno di Roma, il 45% in meno di Londra ndr) è il Super Ministro dell’economia della Commissione Juncker. Questo ragazzotto finlandese che fino ad oggi ha amministrato una potenza economica della portata di un paio di quartieri di periferia metropolitana (il pil della Finlandia è pari al 10% di quello italiano, praticamente mezza regione, ndr), detiene il potere di veto su ben cinque commissioni europee agli affari economici, compreso il francese Moscovici. Siamo alla farsa. Dall’alto delle sue consolidate competenze in materia di finanza mondiale, che ha saputo ben dimostrare come un paese con un’unica azienda, la Nokia, una volta persa quella, non sia più in grado di riprendersi, ora fa le pulci alle nostre proposte di bilancio e non si limita a questo: il giovane Jyrki si è anche permesso di bacchettare il nostro paese asserendo che “ la prescrizione per la cura c’è (sarebbe la sua o quella della Merkel che lo ama tanto, ndr) ma è il malato che non piglia la medicina”. La cura, manco a dirlo, è sempre la stessa, tasse e austerità. La stessa cura che ha paralizzato la Germania e distrutto le economie dell’eurozona negli ultimi cinque anni, facendoci regredire tutti in un precipizio che ci ha riportato indietro di trenta anni in un batter di ciglia. E’ lo stesso Katainen che propose di ipotecare l’Acropoli e alcune isole in cambio degli aiuti alla Grecia e fu cacciato a pedate da Hollande, che oggi ci chiede addirittura in garanzia il Colosseo. Ammesso e non concesso che da buon finlandese abbia una pur vaga idea di cosa siano l’Acropoli ed il Colosseo. In un sistema politico economico serio, quale vorrebbe essere l’Unione Europea, Katainen potrebbe portare il caffè e fare le fotocopie, ritengo. Ma noi queste cose non possiamo dirle, perché abbiamo voluto e preteso la Mogherini, fresca di stage nel partito, a fare il commissario della politica estera e della sicurezza dell’Europa intera.