Nomine UE -3: Promoveatur ut… La scandalosa Ursula!
L’attuale situazione politica di Ursula Von der Leyen è certamente fra le più misteriose dello scenario europeo ed in particolare di quello tedesco. La deputata della Cdu si è infatti ben distinta in passato per le sue politiche della famiglia e del lavoro. Ha introdotto il congedo parentale per gli uomini e altre politiche in favore della famiglia che hanno portato la Germania ad essere un Paese di primordine sotto il profilo del welfare nello scenario in questo senso assai progredito di tutto il nord Europa. Nel suo partito è sempre stata una fedelissima di Angela Merkel tanto da essere considerata fino a pochi mesi fa la più credibile candidata a succederle nella guida del Partito e probabilmente nel Cancellierato.
Pochi anni fa, però, è cominciata una strana svolta per Ursula. Da ministro della difesa si era proposta l’obiettivo di riorganizzare l’esercito tedesco che versava in uno stato desolante quanto a qualità ed efficenza. Quando si gioca con le armi si rischia di farsi male, è risaputo. Se poi lo si fa in Germania, dove il più potente manovratore con alle spalle una carriera che definire piena di ombre è un eufemismo, è niente di meno che l’ex ministro delle finanze Wolfgang Schauble, il baratro è lì ad un passo.
Schauble, alle nostre cronache tristemente famoso per la sua intransigenza sul rigore dei conti per gli alleati europei – molto meno per la sua Deutschland uber alles – è noto per il suo interessamento nella vendita di due sottomarini della Thyssen alla Grecia (cfr. ns. articolo) e per la sua spietata politica nei confronti di quel Paese che ha costretto infine tutti noi a ripagare gli interessi da usura delle banche tedesche nei confronti del partner europeo. Insomma l’indiscusso protagonista delle pagine più brutte della storia dell’Unione, è finalmente fuori dal governo della cancelliera, ma non troppo fuori evidentemente.
Il legame fra Schauble e la Von Der Leyen assomiglia infatti a quell’abbraccio mortale che si descrive talvolta nei romanzi. Sta di fatto che la Ursula, tanto brava con mamme e lavoratori, all’improvviso nella “grande abbuffata” del risanamento dell’esercito tedesco ci rimane invischiata e parecchio. 200 milioni in consulenze esterne nel 2016, 4, 2 milioni solo ad Accenture, 44 appalti su 65 affidati senza gara, una commissione parlamentare che la mette sotto inchiesta, insomma un tracollo.
La rigorosa Germania che tanto blatera a proposito della nostra corruzione…
La maggior parte degli osservatori politici tedeschi la considera ormai senza via d’uscita e con una carriera politica indelebilmente segnata. Anzi, una persona “scomoda” per tutto il Bundestag. Come mai, allora, la si candida alla più alta carica della UE?
E’ un semplice promovetur ut removeatur, o c’è dell’altro?
E come hanno fatto i tedeschi a far digerire una simile candidatura agli alleati più importanti nella UE? eliminando il ben più presentabile Timmermans? (Ve lo spieghiamo nel ns. articolo su Salvini in Europa) .
Sopratutto cosa si vuole nascondere con questa nomina? Forse Ursula, sotto inchiesta nel proprio Paese, potrebbe sollevare un polverone scomodo per tutta la CDU? Come abbiamo ben imparato dalla nostra storia, a pensare male si commette peccato ma si indovina spesso, citando ancora una volta Andreotti che di queste cose se ne intendeva.