E se non pagassi?
Il ciclone Yanis Varoufakis gioca al contrattacco e lo fa a tutto campo.
Già da alcuni giorni aveva accennato che la Grecia potrebbe non rispettare la scadenza della prossima rata del debito nei confronti del Fondo Monetario Internazionale. In occasione della precedente scadenza, il ministro delle finanze aveva dato la giusta enfasi al fatto che la Grecia avesse onorato la scadenza addirittura in anticipo.
Tutti tranquilli, dunque, si procede per la via tracciata nuovamente dai “dittatori” della finanza europea e mondiale. La via, al solito, prevedeva ancora diminuzione della democrazia e scelte impopolari. Non ci stancheremo mai di ripeterlo, l’unica ricetta dell’alta finanza è sempre la stessa: saccheggiare i più deboli ed i più poveri. Hanno pochi soldi ma sono tanti e, sopratutto, sono deboli. Così credevano di essersi messi al sicuro, gli “scienziati” della UE da Scheube (il ministro delle finanze tedesco che fa rispettare le regole agli altri e poi bara sulle autostrade, per capirci), a Jeroen Dijsselbloem altro “solone” che è stato ministro delle finanze in Olanda per meno di tre mesi ed è già il numero uno dell’eurogruppo. Quest’ultimo da stasera non dormirà sonni tranquilli, dato che Varoufakis ha minacciato di rendere pubblica la registrazione della famosa riunione dell’Eurogruppo, quella in cui la “cricca” della finanza UE pretese che proprio Varoufakis non fosse più il negoziatore ufficiale della Grecia. Avete capito bene: un paese democratico ha un governo, poi va a negoziare con i”partner” europei e questi si scelgono con chi parlare e con chi no. Vi suona familiare? Già ma sarà ben ora di finirla no? E infatti cominciamo dal “nostro” Yanis, la vera speranza dei popoli, in questa fase. Mentre da una parte dice che potrebbe tirar fuori le registrazioni della riunione in cui fu “silurato”, dall’altra chiarisce un principio sacrosanto: prima paghiamo i dipendenti, poi, forse, il debito. Con l’augurio che sia arrivato per tutti il momento di chiarire le priorità e riprendersi il diritto di decidere il proprio destino senza consegnare la democrazia in mano alla finanza, noi facciamo il tifo per Varoufakis ed il popolo greco: che aprano la via.
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Christine, Maleficient d’Europa