Tocca a me! Juncker contro tutti
Ora torna da vincitore, Jean-Claude Juncker, candidato del PPE alla presidenza della Commissione Europea. Se non aveva proprio sbattuto la porta nel 2012, certamente ha fatto precedere la sua decisione di non ricandidarsi alla fine del suo mandato di Presidente dell’Eurogruppo (comitato dei ministri economici dei paesi che hanno adottato l’Euro, ndr) da una chiara denuncia nei confronti delle ingerenze franco-tedesche nella gestione della crisi. Certo, per quelli che non amano l’Euro e sopratutto le politiche di austerità degli ultimi anni, Juncker è più l’incarnazione dei fantasmi di tutte le teorie complottiste o comunque l’uomo dei poteri forti, che non un rinnovatore. Governatore della Banca Mondiale dall’’89 al ‘95, poi del Fondo Monetario Internazionale ed in seguito della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, il suo curriculum la dice lunga sugli ambienti frequentati e le leve del potere utilizzate. L’avanzata di euroscetticismo in tutta Europa sconsiglierebbe la sua nomina a Presidente della commissione dunque, in quanto ritenuto in ogni caso troppo Merkel-dipendente. Tuttavia il nuovo regolamento prevede che sia lui a dover trovare un accordo di maggioranza all’interno del Parlamento. E, nonostante le insistenti voci che vogliono, già alla fine della riunione di oggi dei capi di governo, un nuovo nome indicato dal Consiglio, Juncker rivendica anche con i tweet-una vera mania- il suo diritto a formare una commissione.
Una risposta
[…] E l’Italia affoga. Mentre Junker afferma che le quote di ripartizione saranno rispettate dagli stati europei, la bomba immigrazione […]